Finalmente RENTRI… Una data di partenza
Finalmente ci siamo: il 31 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 4 aprile 2023, n. 59, anche noto come decreto sulla tracciabilità dei rifiuti. Dal 15 giugno 2023 entrerà quindi in vigore il Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI).
Rispetto alle precedenti comunicazioni non ci sono stati grossi cambiamenti sulle linee base: tempi e modalità d’iscrizione sono confermati. Se desideri saperne di più, ne avevamo parlato qui in dettaglio.
Sono stati definiti i costi da sostenere per iscrizione e annualità, riportati nella tabella sottostante:
CLASSI DI UTENTI | DIRITTO DI SEGRETERIA | CONTRIBUTO ANNUALE (primo anno) | CONTRIBUTO ANNUALE (anni successivi) |
---|---|---|---|
Enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, e per tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali | € 10,00 | € 100,00 | € 60,00 |
Enti o imprese produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di dieci dipendenti | € 10,00 | € 50,00 | € 30,00 |
Tutti i restanti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi | € 10,00 | € 15,00 | € 10,00 |
Sono state poi fornite ulteriori specifiche su cosa farà chi non ha l’obbligo di iscriversi: format di registro e formulario saranno scaricabili dal portale RENTRI, con modalità di vidimazione virtuale.
Resta confermata la trasmissione dei dati di registro con cadenza mensile, da effettuare entro la fine del mese successivo alla registrazione; per i non iscritti ci sarà la possibilità di derogare queste attività, con modalità che verranno precisate in futuro.
Infine, dal 15 dicembre 2024 saranno abrogati i modelli cartacei. Quindi, a “breve”, saluteremo i vecchi registri e formulari, nella speranza che questa volta tutto fili liscio verso la digitalizzazione.