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Africa 2020 siamo tutti cittadini del mondo

Africa 2020: siamo tutti cittadini del mondo

Martin Luther King affermava che «la domanda più insistente e urgente della vita è: cosa stai facendo per gli altri?».

Parole, queste, che sentiamo appartenerci. In azienda, abbiamo scelto di mantenere un atteggiamento etico e costruttivo, portando l’attenzione sulle azioni da compiere per il bene delle comunità che incontriamo. Qualunque sia la loro grandezza e la loro posizione geografica. Il valore che ognuno di noi può portare al mondo è inestimabile. Ne siamo convinti. Da sempre scegliamo di onorare questo pensiero e questo approccio.

Lo abbiamo fatto anche sposando il progetto Africa 2020 che si è appena concluso. Nulla di definito a tavolino ma accolto sull’onda della consapevolezza che ogni persona che incontriamo ha una storia da raccontare. È accaduto davanti alla macchinetta del caffè in azienda dove, durante una pausa dal lavoro, ho incontrato il nostro collaboratore Luciano Ravasio. Un incontro pressoché casuale che si è trasformato in una bella opportunità per la nostra azienda.

È cominciato tutto così: Luciano mi ha raccontato la sua passione per l’Africa e i viaggi, che fa in quelle terre da 30 anni, per incontrare e aiutare le popolazioni locali. Io sono rimasto in ascolto, affascinato dai suoi racconti. Ed è stato in quel momento che ha voluto condividere con me la sua imminente partenza per la Mauritania. Un viaggio organizzato con l’agenzia Sahara Mon Amour per portare aiuti ai villaggi della zona. Ho sentito subito che stavo vivendo uno di quegli attimi in cui occorre agire e farlo concretamente.

Africa 2020 siamo tutti cittadini del mondo

Ci siamo accordati per poter sostenere economicamente il progetto e la spedizione è partita il 15 febbraio da Genova. Con Luciano sono partiti anche Alessandro Spelta membro del direttivo Avis di Besate, Giorgio Lupatini, Caterina Spelta, Dario Prandi e Valentina Cafrese.

A bordo di due Renault 4, adattate per rispondere alle esigenze del percorso da effettuare, e di un pickup Nissan, Luciano e i suoi compagni di viaggio si sono imbarcati in Italia per approdare al Marocco. Da lì hanno percorso il tratto di costa che li ha portati in Mauritania.

Destinazione: i villaggi di Nouakchott, la capitale. Prima di partire, però, è stato fatto il carico più importante: abiti, scarpe, materiale scolastico e medicinali oltre al denaro raccolto qui in Italia e utile per contribuire alla costruzione della nuova scuola.

È stato un viaggio costellato da scenari suggestivi, difficoltà da affrontare e attimi di sosta obbligata per recuperare le forze. Un viaggio, ci ha raccontato Luciano al suo rientro, che ha messo alla prova tutto il gruppo. Molte sono state le situazioni in cui il team ha dovuto lavorare all’unisono per risolvere problemi.

Ma anche queste sono lezioni
che si imparano
lungo la strada della vita.

Passando dai colori caldi e dal clima mite del Marocco, la spedizione ha raggiunto dapprima la località di Laâyoune, nel Sahara Occidentale, dove sono avvenuti i primi incontri con le popolazioni locali. Poi ha proseguito verso il Parco Naturale Banc d’Arguin in Mauritania con sosta al Tropico del Cancro. Ogni tratta è stata caratterizzata da paesaggi differenti: scenari suggestivi e temperature variabili hanno differenziato i momenti di condivisione in solitaria con gli incontri con gli abitanti locali.

Una volta raggiunta Nouakchott, la spedizione ha portato a compimento i suoi obiettivi di aiuto: abiti e scarpe sono stati consegnati ai capi villaggio che hanno provveduto a distribuirlo alle famiglie locali; i medicinali, acquistati su richiesta dei medici italiani che lavorano in loco, sono stati consegnati all’ospedale e il materiale scolastico è stato donato alla scuola. Altri aiuti sono stati garantiti all’Orfanotrofio locale dove la spedizione

Africa 2020 è stata accolta con palloncini
e sorrisi dai bambini.

Segno che c’è tanto bisogno di calore in queste terre e la popolazione sa come mostrare la propria gratitudine a chi porta aiuti, sostegno e un abbraccio. Il denaro raccolto in Italia grazie ai privati e alle aziende che, come noi, hanno sostenuto la spedizione, è stato destinato come previsto alla costruzione della nuova scuola locale.

Qui puoi leggere e guardare la galleria fotografica delle tappe di Africa 2020

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