Il Guado: luoghi del cuore a due passi dal lavoro
Poco distante dal nostro impianto, immersa nel territorio del Parco del Ticino, si trova la Cascina del Guado.
Per chi costeggia il Naviglio, a piedi o in bicicletta, il Guado è una suggestiva parte del paesaggio, per Regione Lombardia è un bene di rilevanza culturale.
Per noi e per i cittadini di Robecchetto con Induno, ma anche per il FAI, è un luogo del cuore.
Crediamo che la cura del territorio passi anche dalla valorizzazione dei posti che fanno parte della cultura del nostro paese. Perle rare che chiedono solo di essere scoperte in primis da chi ha la fortuna di viverci accanto. Per questo vogliamo raccontarti la sua storia.
Cascina del Guado: dal 1969 a oggi
Torniamo indietro nel tempo: siamo nel 1969 quando Daniele Oppi, di ritorno da New York, visita la Cascina del Guado e ne rimane affascinato.
L’amore per l’arte, in tutte le sue forme, era parte di Daniele tanto quanto è parte ancor oggi del figlio Francesco, eclettico arista, e della Cascina del Guado.
Fu proprio lì che dopo la sua breve esperienza americana fondò la Comune del Guado dove pittori, scrittori e musicisti si riunivano per sperimentare la condivisione di ideali e di progetti. Alcuni ci vissero stabilmente, altri invece trascorsero alcuni mesi alla ricerca dell’ispirazione. Tra loro anche Mogol e Battisti che, nello studio affacciato sulle acque del Naviglio, scrissero note e melodia de “Il mio canto libero”.
Daniele era una persona straordinaria, nel vero senso della parola. Pittore, scrittore, pubblicitario e comunicatore d’impresa. In una parola: creativo. Fu l’inventore del nome Lambretta, dello slogan delle gomme da masticare Brooklyn (la gomma del ponte) e della linea Chicco. E non solo.
La comune fu arte e creatività, ma non solo. In quegli anni lavorò proficuamente per migliorare le condizioni sociali e culturali del territorio e grazie ad una spiccata sensibilità ambientale innestò le prime istanze ecologiste che posero le basi per la nascita del Parco del Ticino.
Da quell’esperienza nacquero la Libera Associazione del Libro, il Bar Italia e la Cooperativa il Guado, che si dedicò principalmente ad attività di comunicazione producendo ben 115 testate di giornali comunali. Successivamente prese vita la Cooperativa Il Raccolto, iniziativa d’avanguardia in ambito artistico, dedita anche a progetti editoriali (Raccolto Edizioni).
La Cascina del Guado continua tutt’oggi a promuovere la cultura in tutte le sue forme e il ruolo degli artisti nella società, essendo di fatto un faro per le giovani generazioni di creativi.
Al “Guado Officine Creative dal 1969” Francesco Oppi, con la madre Franca Stangherlin e tante personalità di rilievo del mondo dell’arte e della cultura a livello nazionale, mantiene vivo e attivo questo tempio della sperimentazione artistica grazie a numerosi progetti e interventi socio-culturali. Come ad esempio il Padiglione d’Arte Giovane che ha coinvolto gratuitamente (grazie alla collaborazione del Comune di Inveruno e di altri enti e fondazioni) negli ultimi diciotto anni circa 850 giovani creativi, artisti e operatori della cultura.
La Corrente del Guado, l’associazione culturale a cui ci si può liberamente associare per sostenere il Guado, permette di vistare gratuitamente questo luogo intriso di arte e di storia tutti i sabati e le domeniche, dalle 15 alle 19.
Quella del Guado è una storia fatta di creatività, sensibilità ambientale, ma anche impresa e Made in Italy.
Caratteristiche del nostro territorio, che ritroviamo nei nostri partner e che cerchiamo di valorizzare nella nostra attività.