Dai primi passi in Ecologica Naviglio, ai riconoscimenti: il nostro Maestro del Lavoro Luciano si racconta
Sono 37 gli anni che Luciano Ravasio ha trascorso in Ecologica Naviglio. Anni in cui ci ha visti evolvere e strutturarci per poter offrire un servizio sempre migliore, anni in cui l’abbiamo visto crescere e passare da giovane tecnico a Maestro del Lavoro.
E come spesso accade quando si condividono gli stessi valori, in questi anni abbiamo unito le forze verso un obiettivo comune: mettersi al servizio degli altri in modo pratico e tangibile, dentro e fuori i confini aziendali.
E ora, mentre Luciano si gode finalmente una meritatissima pensione, non possiamo fare a meno di celebrare il suo straordinario contributo che di recente gli è valso l’onorificenza Stelle al Merito del Lavoro.
Parlando della tua esperienza in Ecologica Naviglio nel corso degli anni, come descriveresti questo periodo?
Sono arrivato che non c’erano ancora i cancelli, l’impianto era la metà di quello che c’è adesso. Non c’erano i capannoni in fondo, ce n’era solo uno piccolo, non c’erano gli ispessitori, qui era tutto una pianta unica, non c’erano le piastrelle, l’asfalto. Tutto un altro impianto. C’erano il vascone, il chimico-fisico e il biologico e delle nastro presse che sono nel capannone vecchio. Basta. Ho visto tutta l’evoluzione, ho visto cambiare la gente e sono cresciuto io. Sono arrivato qui che avevo vent’anni e me ne sono andato che ne avevo cinquantotto. Io e i colleghi siamo cresciuti insieme, ho visto cambiare le generazioni.
Ecologica Naviglio ti ricorda come una persona onesta, caparbia e sempre pronta ad aiutare gli altri, dentro e fuori l’azienda. Tanto che sono valori che ha inserito nella tua candidatura a Maestro del Lavoro. Tu come descriveresti Ecologica Naviglio?
É un’azienda che è cresciuta molto. Da quando è arrivato il dott. Riva si è rimessa in piedi. Io sono arrivato nell’1985, era diventa Ecologica Naviglio da un anno perché prima era Consorzio Magentino. L’ho vista crescere a ampliarsi, molto. É un’azienda solida.
Nella tua candidatura non sono stati citati solo i valori che ti contraddistinguono, ma anche esempi concreti in cui sono emersi. Ne è un esempio la spedizione in Mauritania a cui hai partecipato nel 2020 e in cui ci hai coinvolti. Hai nuovi viaggi in programma?
A novembre abbiamo un altro viaggio in programma, stiamo cercando un contributo per ampliare una scuola elementare in Mauritania. La spedizione del 2020 era il quinto viaggio che facevo: ho fatto due viaggi umanitari in Marocco, ho portato di tutto e di più all’orfanatrofio. É stata una bella giornata, ripresa anche da quella che è l’equivalente della nostra Rai in Marocco. Ho caricato il più possibile su tutte le macchine e abbiamo portato giù di tutto: mangiare, vestiti, scarpe, biro, quaderni e un contributo in soldi per comprare le medicine per l’orfanatrofio. Noi non possiamo portare le medicine, è vietato farle entrare. Dai i soldi ai medici e loro le comprano sul posto. Ai tempi avevamo contribuito a rifare una scuola nel sud del Marocco, dove non arrivano i turisti.
Si è da poco tenuta la cerimonia Stelle al Merito del Lavoro con cui sei stato insignito dell’Onorificenza Maestro del Lavoro. Come hai vissuto questo riconoscimento e cosa significa per te?
È una bella soddisfazione, in poche parole. É stata una giornata emozionante, un po’ fredda ma ne è valsa la pena.
C’è qualche lezione o insegnamento che hai imparato durante la tua carriera che vorresti condividere con gli altri?
Devi avere la testa sempre sul posto di lavoro e non strafare, ma fare il tuo dovere stando attento a tutto e a tutti.