Guida pratica alla gestione dei rifiuti in azienda: il deposito temporaneo
La nostra serie sulla guida pratica alla gestione dei rifiuti in azienda continua con il deposito temporaneo. Vediamo insieme cos’è e come organizzarlo in tutta sicurezza per noi e per l’ambiente.
Il deposito temporaneo è definito dall’art.183 del D.Lgs 152/2006 come
il raggruppamento dei rifiuti e il deposito preliminare alla raccolta ai fini del trasporto di detti rifiuti in un impianto di trattamento, effettuati, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, da intendersi quale l’intera area in cui si svolge l’attività che ha determinato la produzione dei rifiuti.
Per intenderci, si parla di deposito temporaneo quando il produttore stocca in categorie omogenee i rifiuti generati dagli impianti produttivi prima di conferirli al trasportatore per il recupero o lo smaltimento. Il deposito temporaneo, infatti, prevede il divieto di miscelazione.
Oltre alla necessità di effettuare il deposito temporaneo per categorie omogenee di rifiuti, ci sono alcune condizioni che devono essere seguite.
Quando conferire i rifiuti soggetti a deposito temporaneo?
Per definire la frequenza del conferimento, puoi scegliere se osservare un criterio temporale oppure volumetrico.
Puoi smaltire i rifiuti speciali non pericolosi ogni tre mesi oppure quando raggiungono un volume pari a 20 mc.
Il limite volumetrico varia nel caso di rifiuti speciali pericolosi, che puoi smaltire ogni 3 mesi, oppure al raggiungimento dei 10 mc.
Ricapitolando, per il criterio temporale il conferimento avviene con cadenza almeno trimestrale, e comunque non superiore ad un anno, indipendentemente dalle quantità.
Come scegliere imballaggi e contenitori adatti?
Nel deposito temporaneo è importante rispettare alcuni requisiti su imballaggi e contenitori.
Per ogni codice CER identificato predisponi un apposito contenitore di stoccaggio identificato da un’etichetta o cartello che riporti il codice CER insieme ad una breve descrizione, le norme di sicurezza ed eventuali classi di pericolo.
Il contenitore deve essere appropriato alla tipologia e al volume del rifiuto. Inoltre, se il rifiuto è pericoloso, l’imballaggio deve rispettare precise condizioni:
- Deve essere progetto in modo tale da impedire qualsiasi fuoriuscita del contenuto, rispettando le disposizioni sulla sicurezza.
- I materiali dell’imballaggio e della chiusura non devono deteriorarsi a causa del contenuto e non devono formare composti pericolosi.
- Tutte le parti dell’imballaggio e della chiusura devono resistere alle normali sollecitazioni che avvengono durante la manipolazione.
- Il recipiente con sistema di chiusura riapplicabile deve essere progettato in modo che l’imballaggio possa essere richiuso più volte senza che il contenuto fuoriesca.
In caso di recipienti mobili, assicurati che abbiano:
- chiusure idonee ad impedire la fuoriuscita del contenuto
- accessori e dispositivi che permettano di effettuare le operazioni di riempimento e svuotamento in tutta sicurezza
- mezzi di presa che agevolino e rendano sicuri gli spostamenti
Se i rifiuti sono liquidi e lo stoccaggio ha luogo in un serbatoio posto fuori terra, quest’ultimo deve avere un bacino di contenimento di capacità pari all’intero volume del serbatoio. Inoltre, i serbatoi devono essere dotati di dispositivi anti-traboccamento adeguati. Ricorda, infine, di tenere nelle immediate vicinanze un apposito kit di emergenza anti-spandimento contenente materiale assorbente idoneo a raccogliere eventuali sversamenti.
Come identificare le aree adibite a deposito temporaneo?
Il deposito temporaneo deve essere effettuato nel luogo in cui i rifiuti sono prodotti, inteso come l’intera area in cui si svolge l’attività che ha determinato la produzione dei rifiuti. Puoi quindi allestire il deposito temporaneo dove sono stati materialmente prodotti i rifiuti, oppure in aree contigue, funzionalmente collegate alla produzione, a patto che si trovino all’interno della stessa azienda e siano da questa utilizzabili.
Le aree devono avere superfici di appoggio impermeabili e devono essere opportunamente identificate attraverso l’utilizzo della cartellonistica. Delimita le aree adibite così da renderle accessibili solo alle persone autorizzate e da evitare la contaminazione dell’ambiente circostante.
Il deposito temporaneo deve essere autorizzato?
Se ti attieni alle prescrizioni normative, non hai bisogno di autorizzazioni per il deposito temporaneo. Se invece dovessi avere esigenze di stoccaggio differenti, dovrai prima ottenere una regolare autorizzazione seguendo il normale iter autorizzativo.
Di carne al fuoco ce n’è parecchia, ma non preoccuparti: siamo qui per aiutarti e guidarti attraverso ogni fase del processo. Se hai bisogno di supporto, non esitare a contattarci. Siamo pronti ad ascoltarti!