Verso l’inquinamento zero per aria, acqua, e suolo
Inquinamento zero: questo uno degli obiettivi che l’Unione Europea intende raggiungere entro il 2050 attraverso il Green Deal.
Obiettivi così ambiziosi hanno però bisogno di essere perseguiti attraverso azioni intermedie distribuite nell’arco del tempo.
È per questo motivo che l’inquinamento zero è anche il tema della Settimana verde dell’UE di quest’anno e del Piano di azione “Verso l’inquinamento zero per aria, acqua, e suoli”, adottato il 12 maggio dalla Commissione Europea.
Stando alla relazione dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), l’inquinamento causa molte più morti di quante se ne possano pensare.
In UE, ogni anno, l’inquinamento uccide 1 persona su 8. L’avresti mai detto?
Più di 400 mila persone muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento atmosferico e noi non ne siamo esenti: di queste morti, oltre 52 mila riguardano l’Italia.
In aggiunta, sempre a livello europeo, il rumore causa 48.000 casi di cardiopatie ischemiche e 6,5 milioni casi di disturbi cronici del sonno.
Spesso, le persone colpite appartengono alle categorie più fragili: bambini, anziani, disabili, persone con patologie sanitarie oppure che vivono in condizioni socio-economiche più povere.
Noi umani però non siamo i soli a subirne le conseguenze: l’inquinamento è uno dei cinque principali fattori di perdita di biodiversità. A oggi, minaccia la sopravvivenza di oltre 1 milione di specie animali e vegetali a livello globale.
Elaborare e seguire un Piano di questo tipo non significa solo avere un mare più limpido e un cielo più terso, che più che obiettivi sono auspicabili conseguenze. Significa prima di tutto costruire un ambiente sano e privo di sostanze tossiche, per persone e per specie animali e vegetali.
Gli obiettivi
Il Piano è trasversale a tutte le politiche europee per contrastare e prevenire l’inquinamento e prevede un riesame della legislazione europea volto a colmare le lacune presenti.
Al suo interno vi sono obiettivi chiave fissati al 2030 per ridurre l’inquinamento all’origine. Lo scopo è migliorare la qualità:
- dell’aria, per ridurre del 55% il numero di morti premature e del 30% i disturbi cronici dovuti all’inquinamento atmosferico
- dell’acqua, da conseguire attraverso la riduzione del 50% dei rifiuti di plastica in mare e del 30% delle microplastiche rilasciate nell’ambiente
- del suolo, grazie a una riduzione del 50% delle perdite di nutrienti e dell’utilizzo di pesticidi chimici, nonché della produzione di rifiuti e dei rifiuti urbani residui.
Inoltre, vi sono ulteriori iniziative:
- l’allineamento degli standard di qualità dell’aria alle ultime raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
- la revisione degli standard per la qualità dell’acqua (in relazione a mari e fiumi europei)
- la riduzione dell’inquinamento del suolo per migliorarne il ripristino
- la revisione delle leggi sui rifiuti per adattarle ai principi dell’economia circolare
- l’incentivo dell’inquinamento zero in fase di produzione e di consumo
- la presentazione di un quadro di valutazione delle prestazioni ecologiche dei Paesi UE, con conseguente promozione dell’inquinamento zero
- la riduzione delle diseguaglianze sanitarie dovute alla quota di impatti dannosi sulla salute a carico dei più vulnerabili
- la riduzione dell’impronta dell’inquinamento esterno, grazie alla limitazione dell’esportazione d prodotti e rifiuti con impatti tossici e nocivi.
L’Unione Europea si sta muovendo a livello istituzionale, mentre noi, nel nostro piccolo, ci adoperiamo di giorno in giorno per ridurre l’inquinamento di acqua, suolo e aria depurando i reflui industriali e i rifiuti, e riducendo le emissioni derivanti dalla nostra attività. E tu quali azioni metti in atto, nel tuo lavoro oppure nella tua quotidianità, per ridurre l’inquinamento? Raccontacelo con un commento sui nostri canali social!